La scelta del tessuto è fondamentale per tantissimi motivi: vestibilità, qualità, durata, sostenibilità, salute. Importante è anche chiarire che un capo non è di qualità solo per la scelta del tessuto, ma anche per il tipo di lavorazione, rifiniture e dettagli.
Cominciamo con il dividere i tessuti per categoria: naturali, artificiali e sintetici.
CATEGORIA: TESSUTI NATURALI
I tessuti sono naturali quando derivano da piante, minerali o animali. Sono i più antichi al mondo (pensate a cosa indossavano migliaia di anni fa) e sono anche molto utilizzati. Di seguito un elenco dei principali tessuti naturali:
- Cotone
- Lino
- Canapa
- Ramia
- Paglia
- Seta
- Cashmere
- Lana
- Pelle
Tra gli enormi vantaggi troviamo sicuramente l’ecocompatibilità, e questo non è poco. Sono fibre estremamente traspiranti, morbide e leggere. Ci proteggono dagli agenti esterni, sia quando c’è freddo, sia quando c’è caldo. Il cashmere infatti può essere tranquillamente indossato anche in estate. Hanno delle incredibili proprietà antibatteriche e mantengono la temperatura corporea: infatti, anche se sudi, la tua pelle riesce a respirare e non soffoca sotto gli abiti. Provare per credere: indossate in piena estate un abito in poliestere e uno in lino: sentirete immediatamente la differenza!
Tra gli svantaggi ci può essere un costo più elevato (comprensibile) e una maggiore cura nel trattare questi capi. Il cotone può essere un tessuto da battaglia, come anche il lino. Per la seta e il cashmere occorre avere un occhio in più nel lavaggio, nella stiratura e nell’asciugatura.
CATEGORIA: TESSUTI ARTIFICIALI
I tessuti artificiali derivano da materie prime naturali (es. cellulosa) e subiscono dei processi chimici per la loro realizzazione. Quando parliamo di tessuti artificiali mi viene sempre da dire: “c’è di meglio, c’è di peggio“. Di seguito un elenco con i principali tessuti artificiali:
- Viscosa
- Cupro
- Acetato
- Modal
- Rayon
- Lyocell
- Seta vegetale
- Ricino
Tra i vantaggi abbiamo sicuramente il fatto che è una scelta migliore rispetto a quelli sintetici e sono tessuti meno costosi di quelli naturali. Sono comunque traspirabili e resistenti, come i tessuti naturali, e per produrli vengono spesso utilizzati materiali di scarto delle aziende, così da salvaguardare l’ambiente.
Il rischio dell’utilizzo di questi tessuti è che chi ha pelle molto sensibile potrebbe risentirne perché comunque subiscono dei processi chimici per essere realizzati.
CATEGORIA: TESSUTI SINTETICI
I tessuti sintetici non hanno nulla a che vedere con i tessuti naturali. Vengono prodotti dall’uomo e la maggior parte di essi deriva dal petrolio. Di seguito un elenco dei principali tessuti sintetici:
- Poliestere
- Nylon
- Poliuretano
- Spandex (elastan)
Prima di parlare di vantaggi e svantaggi, è bene precisare che questi tipi di tessuto sono altamente inquinanti ed è per questo che negli ultimi anni stanno lavorando a delle soluzioni per poter riciclare dei materiali di scarto (es. rifiuti di nylon, vecchi tappeti, reti da pesca) e produrre poi abbigliamento e accessori di qualità più elevata, come l’Econylon.
Tra i vantaggi abbiamo sicuramente il costo molto basso, sia di produzione, sia di vendita. Hanno un’alta resistenza e non vengono attaccati da organismi viventi come tarme e muffe. Sono facili da realizzare e anche da lavare.
Gli svantaggi purtroppo superano i vantaggi: non sono fibre traspiranti, infatti non hanno il potere termoregolatore. In pratica, in inverno avrete sempre freddo e in estate sempre caldo (sudando in entrambi i casi). Sono portatori di odori sgradevoli perché favoriscono la proliferazione di batteri. Inoltre, accumulano cariche elettrostatiche e sono causa di allergie e problemi alla pelle. Spesso puzzano proprio di petrolio: servono diversi lavaggi per far andare via l’odore e questo inquina ulteriormente, perché le sostanze chimiche finiscono nell’acqua.
Spesso le fibre sintetiche vengono miscelate con tessuti naturali: per essere un prodotto buono la percentuale di tessuto artificiale deve essere inferiore a quella naturale. Inoltre, trovate spesso una piccola percentuale di elastan nel tessuto: non significa che non vada bene, anzi. Per alcuni capi è fondamentale avere questo tessuto all’interno, così che possa tornare alla sua forma originale ed essere meno rigido.
VESTIBILITÀ
La scelta del tessuto ideale incide anche nella vestibilità che desiderate ottenere. I tessuti fluidi e morbidi accompagnano le forme e non aggiungono volume. I tessuti rigidi invece vanno a strutturare e sono perfetti per chi ha una fisicità ectomorfa e necessita di maggiore definizione.
CONCLUSIONE
Hai mai fatto caso all’etichetta dei tessuti quando compri? Prova a dare un’occhiata e inizia ad acquistare tessuti più naturali: sentirai una bella differenza sulla tua pelle e il tuo guardaroba ne gioverà.
Sara Pozzani
Consulente d’immagine